Piercing: ricostruzione del lobo auricolare dopo uso di dilatatore

Ricostruzione del lobo auricolare dopo uso di dilatatore, piercing

Piercing: ricostruzione del lobo auricolare dopo uso di dilatatore
Nel caso di un foro del lobo ampliato con un dilatatore, va valutato quanto sia il difetto e la distensione tissutale circostante per decidere se sia possibile la chiusura diretta o sia necessario mobilizzazione dei tessuti vicini.
Lo scopo è chiudere il foro dilatato cercando di ridare al lobo una forma naturale.

Nelle foto presento un esempio di una ricostruzione del lobo dopo piercing e dilatatore con le immagini prima e dopo.
L’intervento è ambulatoriale in anestesia locale.

Ricostruzione del lobo auricolare dopo uso di dilatatore, piercing

CICATRICI DA PIERCING
Dopo la rimozione di un piercing è frequente che restino dei segni evidenti.
Tipicamente una cicatrice retraente, affossata, quasi “un buco”, brutta da vedere e con la quale può essere difficile convivere, si può correggere in modo tale da mimetizzare il risultato in una rughetta naturale.
L’intervento è ambulatoriale in anestesia locale.

SEDI delle cicatrici da piercing
– labbro
– guancia
– radice naso
– narice / ala nasale
– orecchio (elice)
– lobo auricolare (anche dopo dilatatore)
– capezzolo
– ombelico
– …

Le cicatrici possono essere esteticamente accettabili e poco visibili oppure molto evidenti.
In generale quando siano esteticamente poco accettabili, possono essere migliorate.


 
 
Ogni incisione della pelle porta ad una cicatrice.
La qualità della cicatrice dipende da moltissimi fattori, esterni (meccanismo del trauma, gravità del danno locale, direzione della ferita, contaminazione della ferita, vitalità dei tessuti al momento della sutura, tipo di sutura, complicazioni nella guarigione, esposizione al sole, ecc) e del paziente (tipo di pelle, caratteristiche individuali di guarigione e di cicatrizzazione).

In base alla ragione che le rende molto visibili, le cicatrici si possono migliorare con trattamenti medici o chirurgici.

Cicatrici “a rastrelliera” ove siano visibili i segni dei vecchi punti di sutura in direzione perpendicolare alla direzione della cicatrice. Possono essere corrette con la asportazione e la risutura.

Cicatrici depresse o che aderiscono ai piani profondi (esiti di appendicectomia, esiti di parti cesarei, ecc) possono essere corrette o con la asportazione e la risutura oppure con il trapianto adiposo (lipofilling).

Cicatrici retraenti: spesso sono cicatrici che hanno una direzione perpendicolare a una piega di una articolazione. Possono essere corrette con la asportazione e la risutura possibilmente cambiandone la direzione.

Cicatrici diastasate: si verificano quando una cicatrice una volta lineare, si allarga divenendo ovale. Queste sono più frequenti in zone del corpo ove ci sia tensione sulla pelle (dorso, articolazioni, ecc)

Cicatrici ipertrofiche e cheloidee: sono cicatrici esuberanti (una cicatrizzazione anormale ed eccessiva) che possono essere causate da molti fattori, principalmente dalla predisposizione individuale. Più frequenti in regione sternale e dell’orecchio, in soggetti con pelle più scura. Possono essere migliorate, in base al tempo intercorso dalla comparsa, con medicazioni o con infiltrazioni di corticosteroidi.

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