Il trattamento di problemi estetici e funzionali delle parti intime femminili interessa tutto l’arco di vita di una donna.
Si possono trattare, con procedure diverse, sia le asimmetrie o le alterazioni estetiche non gradevoli delle piccole labbra o delle grandi labbra, ma anche i segni e sintomi dell’invecchiamento vulvo-vaginale.
Queste sono alcune tecniche per armonizzare le proporzioni della area genitale femminile
PICCOLE LABBRA
Le piccole labbra possono essere modificate, per asimmetrie o per dimensioni eccessive o alterazione del colore (iperpigmentazione), con la labioplastica. Questa tecnica riduce le dimensioni o permette di asportare aree iperpigmentate delle piccole labbra, ristabilendo un aspetto equilibrato e più naturale delle parti intime.
É un breve intervento ambulatoriale, in anestesia locale.
I punti che devono essere posizionati sono riassorbibili (anche se di solito si tolgono a 12-15 giorni).
La gestione postoperatoria é semplice e viene svolta dalla Paziente.
GRANDI LABBRA
Le grandi labbra, di solito con l’invecchiamento, possono divenire meno pronunciate con disagio psicologico e a volte fisico della Paziente. Il loro naturale aspetto può essere ristabilito con varie tecniche.
Quelle temporanee fanno uso di infiltrazione di acido ialuronico, un filler riassorbibile del tutto sicuro, che per alcuni mesi da turgore alla zona.
Soluzione più duratura é quella del lipofilling che, grazie al trasferimento di tessuto adiposo e cellule stromali (da alcuni definite staminali), permette una correzione di volume permanente e un effetto rigenerativo sui tessuti.
MONTE DI VENERE
Il Monte di Venere può essere, nelle proporzioni della area genitale, eccessivamente voluminoso e pronunciato o, al contrario, assottigliato.
Lo si può, rispettivamente, ridurre (mediante la liposuzione) o rendere più turgido (mediante il lipofilling ).
Lo si esegue in anestesia locale, eventualmente con sedazione, di solito in associazione o come completamento delle altre tecniche descritte per armonizzare le proporzioni della area genitale.
Disturbi VULVO-VAGINALI
I disturbi funzionali dell’apparato sessuale femminile sono molto diffusi, comuni a molte donne, di età diverse, spesso collegabili a carenza estrogenica.
Si accentuano soprattutto nel periodo della menopausa causando, in particolare: secchezza vaginale, dispareunia (dolore all’atto sessuale), prurito, bruciore, lichen scleroatrofico.
Una delle tecniche, che sembra avere i migliori risultati, é la rigenerazione tissutale mediante trapianto adiposo autologo (lipofilling).
Lo si esegue in anestesia locale, eventualmente con sedazione.
Consiste nella infiltrazione di tessuto adiposo (con cellule della frazione vascolo-stromale) nei tessuti danneggiati della vulva e vagina e della area perineale.
Questo tessuto adiposo (grasso che però contiene cellule e fattori che si è dimostrato abbiano capacità rigenerative naturali) viene prelevato dai fianchi, cosce, addome o dove la Paziente preferisca con cannule di pochi millimetri ed incisioni minime. Viene quindi reiniettato con cannule ancora più piccole nelle zone desiderate (vulva, vagina, perineo).
Gli effetti volumizzanti sono immediati, gli effetti rigenerativi sono evidenti a partire da alcune settimane dall’intervento e possono essere potenziati da successive sessioni terapeutiche dello stesso tipo.
Una ottima alternativa, che richiede solo una innocua sessione ambulatoriale, consiste nella infiltrazione di un acido ialuronico appositamente studiato ed approvato per la regione genitale femminile. Lo si inietta, eventualmente dopo una anestesia locale, nei tessuti danneggiati di vulva, vagina e della area perineale.
L’acido ialuronico è riassorbibile e sicuro (vantando ormai decenni di esperienze cliniche su tutto il corpo).