BRA DAY e PROFILO DONNA

Il Dottor Marco Pignatti ha illustrato la tecnica di ricostruzione con protesi e membrana biologica e la tecnica che prevede l’utilizzo dei propri tessuti, ovvero i lembi. La ricostruzione con i lembi prevede un prelievo di tessuti da una parte del corpo della paziente stessa, come ad esempio la schiena, l’addome o l’interno coscia.
Nel caso dell’addome la muscolatura della pancia non viene asportata ne danneggiata, la cicatrice addominale che risulterà è identica a quella di un intervento di addominoplastica estetica.
Il grasso e la cute vengono prelevati insieme con i loro vasi della regione addominale e reimpiantati nel seno.
I vantaggi di questa tecnica sono una buona qualità estetica, una consistenza del seno simile a quello sano, l’addominoplastica, e la possibilità per la paziente di essere sottoposta a radioterapia.
Gli svantaggi vedono una difficoltà tecnica importante con il 3-4% di rischio di fallimento e tempi operatori lunghi.
La tecnica invece con protesi e membrana biologica è riservata a quei casi in cui durante la mastectomia viene risparmiata della pelle e quindi è possibile posizionare subito la protesi definitiva, saltando il tempo operatorio dell’espansione.

Tornare a vivere come prima della malattia è possibile, tornare ad essere femminili, belle e in armonia con il proprio corpo non solo è fattibile ma è un obiettivo che, chi si ammala di tumore al seno, deve perseguire con tutte le sue forze.
Oltre alla determinazione vengono in aiuto specialisti e tecniche ricostruttive che sono state illustrate, il 19 ottobre scorso, nel corso del convegno organizzato dal Prof.Giorgio De Santis e dal Dott.Marco Pignatti della Chirurgia Plastica del Policlinico di Modena, nell’ambito del “Bra Day”, giornata internazionale per la consapevolezza sulla ricostruzione mammaria.

LEGGI tutto l’articolo sul numero di dicembre 2016 di PROFILO DONNA da pag 13

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